sabato, ottobre 06, 2018

Foto ricordo













Anno 1993. Il "Premio Strega" Domenico Rea autografa il suo libro all'artista Rancatore.

domenica, agosto 26, 2018

Sovente, i pittori amano far "visita" ai propri predecessori.

E' come viaggiare nel tempo con indole ed occhi diversi...
Orbene, qualche mese fa, leggendo un libro di Sgarbi, m'è capitato di notare una Annunciazione dipinta da S. Mazzoni, datata 1650 e collocata presso la Galleria dell'Accademia di Venezia. Quel dipinto mi ha subito affascinato per il trambusto gestuale (finanche futurista) delle figure. Inoltre, il colore del tutto veneziano e tizianesco, si spinge agli estremi e diventa come pulviscolo (anch'esso agitato). E qui, la "visita". Ogni forma è leggermente spostata e alcuni elementi vi sono stati aggiunti: il paesaggio sullo sfondo è una notturna marina grande di Sorrento; non più lo Spirito Santo bensì una colomba tutta impaurita; il gatto sul balcone, richiama ad uno precedente, dipinto da L. Lotto nel 1534 (custodito nella chiesa di S. Maria dei Mercanti, in Recanati). Comunque, ciò che ho voluto -soprattutto- realizzare è una versione notturna dell' Annunciazione, tutta come in un sogno inquietante e romantico del pittore Fussli. Ecco, ho "visitato" quella stanza altrua e subito spostato alcuni elementi ed altri vi ho aggiunti, il tutto, secondo la propria indole, le proprie letture e tutto quanto visto. E l'anima ha fatto il resto lungo quel percorso di tempi sedimentati. E questo è ciò che accade nella mente d'un artista.

(Gaetano Rancatore)