lunedì, gennaio 07, 2019

Da "Peninsula" n. 3 del dicembre 1995

"Gaetano Rancatore e' l'uomo dei sogni misteriosi. La sua, anche se tra scenari sontuosi, e' la pittura del silenzio, dell'attesa, dell'arcano, dell'inconscio, dei dubbi - di cui nessun vero artista e' esente- dell'angoscia attraverso i suoi putti che veleggiano tra statue classiche distese e dormienti, tra specchi magici, fiori oramai non più aulenti, orologi che non accompagnano più le ore. Il disegno e' quello di un autentico maestro ed è' coerente con la sua cultura classica raffinata da una prorompente fantasia per cui questa sua pittura approda ad un realismo di notevole levatura: il suo "Gemona" 1976, per la sua drammatica interpretazione, e' un pezzo da museo. Rancatore, tra sogni e colori che fermano i suoi simboli, descrive la crisi dell'uomo moderno, la caducità' delle cose, l'ambiguità del potere, la fugace stagione della bellezza, il disfacimento delle certezze e col totale mestiere della pittura simbolica svolge un discorso fabulistico che si scontra con la drammaticità della vita d'ogni giorno. Un pittura, quindi, che fa cultura in modo severo e, per certi versi, dissacratori a anche nella dolcezza delle forme sotto il peso di un mistero: una pittura che scava nell'intimo, che spinge ad esami interiori, che impone una meditazione: in una parola, che lascia il segno per inestinguibili ricordi."

RAFFAELE RICCIARDI.

sabato, ottobre 06, 2018

Foto ricordo













Anno 1993. Il "Premio Strega" Domenico Rea autografa il suo libro all'artista Rancatore.